venerdì 23 luglio 2010

Auto a noleggio per le espulsioni "Sprecato oltre un milione di euro"

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IL CASO


Alla polizia 137 vetture: restano ferme nei parcheggi. La rabbia dei sindacati: una spesa assurda e intanto le volanti cadono a pezzi. I mezzi dovevano
servire ad accompagnare alla frontiere i clandestini

di ROMINA MARCECA
PALERMO - Un milione e 200 mila euro per il noleggio semestrale di 137 auto. Mezzi da utilizzare per accompagnare gli immigrati clandestini alle frontiere che però marciscono al sole nei parcheggi di 19 questure italiane. In larga parte inutilizzati, utilitarie e Suv sono finiti anche a qualche funzionario che ha dovuto però darli indietro dopo le denunce del sindacato.

La spesa per il noleggio salta agli occhi soprattutto in tempo di tagli, con lo Stato che si prepara a mettere le mani nelle tasche degli agenti con il congelamento dei redditi al 2010 e con una sforbiciata del dieci per cento alle pensioni.

Il contratto con la Maggiore stipulato dal ministero dell'Interno prevede la fornitura per sei mesi di Panda, furgoni ma anche di fuoristrada con la formula all-inclusive. Sono cioè comprese anche le spese di carburante fino a 400 euro a mezzo. A conti fatti, ciascun veicolo costerà poco meno di 8 mila euro. Una "cifra spropositata", "uno spreco", secondo il sindacato di polizia Siulp che proprio ieri ha manifestato in diverse piazze italiane contro i tagli previsti per il comparto sicurezza.

"Questo noleggio è un assurdo - spiega Felice Romano, segretario generale Siulp - Mentre le volanti cadono a pezzi e i poliziotti non hanno nemmeno le divise estive, si utilizza una fetta ingente di risorse per un'esigenza che alla prova dei fatti si dimostra inesistente, tanto che le auto non vengono utilizzate a Roma come a Palermo". Secondo il sindacato quella somma poteva essere impiegata per acquistare un numero ridotto di mezzi e adeguare definitivamente il parco auto.

Le auto sono arrivate negli uffici per l'immigrazione dal primo luglio, ma nella maggior parte dei casi sono rimaste ferme per essere poi dirottare ad altri servizi.  È il caso di Roma, dove su 16 tra auto piccole, minibus, Suv e berline, solo quattro sarebbero state impiegate dall'ufficio immigrazione. Le altre dodici? Per qualche giorno sono state al servizio dei dirigenti di alcuni commissariati della Capitale. I sindacati si sono fatti sentire e la disposizione è stata revocata. "Ma adesso le auto restano ferme nei garage", denuncia il Siulp. Così come accade a Palermo, destinataria di due auto piccole e altrettante berline. Tre sono ferme alla caserma Lungaro. "Gli accompagnamenti ai centri di permanenza o agli aeroporti svolti dalla questura di Palermo non sono più di due a settimana - dice Vittorio Costantini, segretario regionale Siulp Sicilia - e per fare questo servizio non c'è certo bisogno di noleggiare quattro auto. Potevano acquistarne due e assicurare la copertura del servizio per i prossimi dieci anni".

Ad Agrigento, terra di frontiera per via degli sbarchi, su nove mezzi, uno solo fa la spola tra il centro per gli immigrati e la questura. Per il resto, le auto, tra le quali anche un Suv, sono state assegnate dal questore al dirigente della Digos, a quello della squadra mobile e a due dirigenti di commissariato.
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