domenica 12 giugno 2011

La Sacrosanta Indignazione dei cerebrolesi!

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Vogliamo anche noi pronunciarci sugli ultimi esiti delle elezioni amministrative che hanno elargito una sonora sberla a Berlusconi, al suo governo e al modo spocchioso, presuntuoso e arrogante con cui viene esercitato il potere (e noi antiproibizionisti ne sappiamo qualcosa!).

La nostra analisi vuole prescindere dai mali tradizionali che sono sempre stati una naturale fonte di indignazione, come il diritto al lavoro, all’assistenza sanitaria, allo studio, alla casa e via dicendo, per soffermarci invece proprio sull’aspetto autoritario, insensibile, oppressivo e discriminatorio che i governi hanno attuato in questi ultimi due decenni, in simbiosi con l’assurdo perseguire delle logiche di profitto a discapito e danno delle giovani generazioni.
La logica del profitto ha determinato e continua a provocare l’avvelenamento del pianeta, la pericolosità insita in ogni specie, animale o vegetale, necessaria all’alimentazione umana, la distruzione delle risorse e cosa ancor più tragica, la rapina di un futuro sereno per le generazioni a venire.
Se a tutto questo sommiamo l’aspetto oppressivo con cui questa logica viene attuata, non dovrebbe riuscire difficile comprendere il moto di indignazione che dalla Grecia al Portogallo sta montando fra i popoli europei, che oltre alla frustrazione per non poter vedere soluzioni efficaci in grado di sanare i disastri provocati, si ritrovano anche soggetti di una indicibile criminalizzazione.
Dove governa la “destra” il popolo vota a sinistra e dove governa la “sinistra” il popolo vota a destra!
Cosa significa questo?
Significa che in tutta Europa, come in tutto il Nord Africa, quello che non viene più sopportato è il privilegio della “casta”, la loro insensibilità nei confronti delle esigenze popolari, l’incapacità di elargire serenità e pace sociale, la loro visione ottusa di un mondo che a loro sembra immodificabile, ma che eppur si trasforma.
In Italia in particolare, intere fasce sociali o produttive devono fare i conti quotidianamente con il pericolo di veder distrutta la propria vita a causa di un boccale di birra, di uno spinello, di un rave o per non aver pagato un debito verso lo Stato o per non aver rispettato una delle tante quote assegnate nel settore agricolo-pastorizio.
Galera, pignoramenti, sequestri, multe stratosferiche, danni d’immagine e conseguenze psicologiche vengono elargiti in quantità abnorme nei confronti di milioni di cittadini, mentre i veri criminali, affiliati al gotha del potere, continuano imperterriti nella loro opera accaparratoria e distruttiva.
I risultati delle ultime elezioni dimostrano che l’indignazione sale e siamo tutti chiamati a coltivarla e diffonderla per far comprendere ai nostri governanti che la dignità e la libertà sono valori indiscutibili e che quando vengono messi in discussione è non solo prevedibile, ma assolutamente lecita, una reazione popolare.
A Milano, come a Napoli e a Cagliari nessun partito ha vinto, ma hanno vinto invece coloro che sono stati in grado di raccontare un sogno di una società più giusta, tollerante, partecipativa e proprio di un sogno abbiamo bisogno per poter uscire da questo incubo!
Ci auguriamo di vedere milioni di persone nelle piazze di tutte le capitali europee nel prossimo autunno e in particolar modo speriamo che molte persone “senza cervello” possano mandare a casa una volta per tutte quelli che pensano di averlo!
Il Cavaliere dice: “chi vota a sinistra è senza cervello” e Serpelloni: “l’uso di marijuana provoca danni al cervello“, noi che votiamo a “sinistra” e che fumiamo cannabis …siamo messi proprio male!
E allora …popolo di decerebrati o presunti tali, cerchiamo di fare l’appello dei neuroni rimasti e operiamo una bella sinapsi che arrivi alla conclusione che l’unica cosa che ci può salvare è una sacrosanta Indignazione di massa, l’Indignazione dei cerebrolesi!
Andiamo tutti a votare 4 SI’ ai referendum:
- per il nostro futuro
- per i nostri diritti
- contro i privilegi della “casta”!
Giancarlo Cecconi
* Attenzione durante la votazione, a non sovrapporre le schede dei referendum una sopra l’altra, essendo moduli auto-copianti potrebbero macchiare le schede sottostanti e renderle invalide.

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