La Capitale e il Lazio secondi solo a Milano e Lombardia:
«Abbassata la guardia, ora i più colpiti sono persone normali che non si preoccupano di prendere precauzioni»
ROMA - Uno su quattro non sa di essere colpito dal virus Hiv. Il Lazio è la seconda regione in Italia per numero di casi dopo la Lombardia, ma l’emergenza silenziosa fa della Capitale, insieme a Milano uno dei poli di maggiore diffusione perché «c’è stato un abbassamento della guardia nella prevenzione e l’epidemia sta coinvolgendo soprattutto eterosessuali».
Roma, però, «è anche un polo mondiale della ricerca e all’avanguardia nelle cure». Stefano Vella, direttore del Dipartimento del farmaco dell’Istituto superiore di sanità e grande esperto di Aids, nel corso di un convegno fa il punto sulla diffusione della malattia a 30 anni dalla sua esplosione.
Distribuzione di condom da parte di Arcigay (Ansa) |
Una campagna contro i preconcetti che isolano i malati di Aids (foto Epa) |
NUOVI FARMACI MENO TOSSICI - Ma da catastrofe planetaria, la lotta all’Aids si è trasformata in modello di successo della ricerca che ha prodotto quei farmaci capaci oggi di cronicizzare la malattia: «Oggi abbiamo a disposizione medicine rivoluzionarie, meno tossiche e più potenti e tollerabili, in tutti i reparti e ambulatori di malattie infettive della Capitale», sottolinea Vella.
Un vaccino contro l'Aids (Afp) |
MODELLO DI CURA PER L’EPATICE C - «Le esperienze, gli insegnamenti maturati contro il virus Hiv, la partnership che si è creata — precisa Vella — tra aziende farmaceutiche, medici, università e associazioni di malati stanno naturalmente trasferendosi per combattere l’epatite C (Hcv). Così da emergenza sanitaria si è passati a un modello di cura». E la prossima tappa della lotta all’Aids «sarà l’eradicazione di questa malattia che non è un sogno irraggiungibile — taglia corto Vella — ma non bisogna mai abbassare la guardia. Tanti malati scoprono in ritardo di avere contratto i due virus. E le conseguenze possono essere drammatiche».
Francesco Di Frischia
fonte : roma.corriere.it
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