Marea nera, Bp riposiziona "tappo". Popolarità Obama in calo
WASHINGTON (Reuters) - Bp ha riposizionato oggi il tappo che argina la fuoriuscita di petrolio nel Golfo del Messico, mentre un sondaggio ha rivelato che la catastrofe ambientale sta erodendo la fiducia degli americani nel presidente Barack Obama.
Il dispositivo era saltato ieri dopo una collisione con un robot subacqueo, e per gran parte della giornata il petrolio era sgorgato in mare senza controllo.
Dopo diverse ore è stato riposizionato e, alle 20 di ieri sera (le 2 di stanotte ora italiana), ha ricominciato a catturare petrolio e gas.
Il dispositivo, installato il 3 giugno, oggi ha catturato 16.600 barili di greggio, secondo i dati forniti da Bp. Un secondo sistema ne ha invece raccolti 10.500. Un team di scienziati americani stima che la fuoriuscita ammonti a 35.000-60.000 barili al giorno.
L'incidente, il più grave nel suo genere nella storia americana, è in cima all'agenda di Obama. Un sondaggio Wall Street Journal/Nbc ha però rivelato che la metà degli intervistati non è soddisfatta di come il presidente ha gestito il disastro.
Complessivamente, secondo l'indagine, l'approvazione di Obama è al 45%, cinque punti percentuali in meno rispetto all'inizio del mese. Per la prima volta gli scontenti -- il 48% -- superano i soddisfatti.
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Appello Dell'Utri, sentenza attesa fra domani e sabato
PALERMO (Reuters) - Con le repliche della procura generale e le controrepliche delle difese si celebra oggi l'ultima udienza del processo d'appello al senatore del Pdl Marcello Dell'Utri, condannato in primo grado dal Tribunale di Palermo a nove anni per concorso esterno in associazione mafiosa.
Si prevede che i giudici della seconda sezione della Corte d'Appello, presieduta da Claudio Dall'Acqua, si ritirino nel pomeriggio in camera di consiglio, allestita nell'aula bunker del carcere Pagliarelli, attrezzata per eventuali pernottamenti, e la sentenza è attesa fra domani e sabato, dopo quattro anni dall'inizio del processo di secondo grado.
Dell'Utri oggi non si è presentato in aula, rinunciando così alla possibilità di fare dichiarazioni spontanee.
Il 16 aprile scorso il pg Antonino Gatto ha chiesto la condanna del senatore, stretto alleato del presidente del Consiglio Silvio Berlusconi e uno dei fondatori di Forza Italia, a 11 anni di reclusione. Le difese hanno chiesto la piena assoluzione.
"Qui non c'è un fumus persecutionis, qui c'è una vampa, un incendio", aveva detto Dell'Utri il 16 aprile scorso fuori dall'aula di Palazzo di Giustizia dopo la requisitoria del Pg Gatto.
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