[1]“Ombre su Levante: San Giorgio a Cremano come Reggio Calabria”?
[2]Lo scorso 17 novembre 2010, sono state emesse, dalla “Procura Distrettuale-Anti_Mafia di Reggio Calabria”, due differenti tipologie di “Provvedimento Restrittivo” nei confronti del “Potere Mafioso Calabrese”. Le forze dell’ordine, infatti, hanno arrestato sette persone nell’ambito di un’inchiesta volta a far luce su una “Particolare Tipologia d’Accordo” tra la “Ndrangheta” e il “Mondo degli Appalti Calabresi Pubblici”. L’“Autorità Giudiziaria”, infatti, sempre nel quadro della medesima operazione, ha emesso un “Provvedimento d’Interdizione”, dai “Pubblici uffici”, per trenta imprenditori coinvolti nella faccenda. Le persone coinvolte, per meglio chiarire, a ogni “Gara D’Appalto”, si accordavano prima sull’importo delle offerte di ciascuno, avendo in tal modo, la certezza assoluta di sapere già prima chi avrebbe vinto l’appalto. I membri di questo “Particolare Cartello”, con questo stratagemma, erano riusciti a spartirsi “Equamente” il lavoro sul “Territorio Reggino”. Tutto ciò accadeva, perché soltanto uno di loro presentava le “Buste” per la suddetta Gara. Fino a questo momento, però, non è stato arrestato alcun “Amministratore Pubblico”. Beh, miei cari amici, d’altro canto, di cosa ci meravigliamo? Nella mia città, infatti, San Giorgio a Cremano (Na), lavora una “Cooperativa Sociale”, in questo periodo chiamata “Levante”. Essa, però, è bene chiarirlo subito, ha iniziato il suo lavoro d’assistenza ai disabili e agli anziani agli inizi del 2000, col nome di “San Giorgio Solidale”.
Intendiamoci miei cari amici, essa non nasce come una cooperativa, ma come una “Società di Servizi” strettamente legata al “Comune di San Giorgio”. Tale società, però, nata con le migliori intenzioni possibili, è diventata, dopo qualche anno, lo “Sversatoio Privilegiato” per tutti i “Raccomandati” del suddetto comune. Tutti questi “Casi di Nepotismo Conclamato”, miei cari lettori, hanno prodotto, nel brevissimo giro di qualche anno, un “Inconsueto Fenomeno” per una società di quel genere: la “San Giorgio Solidale”, diventata nel frattempo, “Città Solidale”, a un certo punto, ha iniziato ad’avere più dirigenti che dipendenti. Tutto ciò ha comportato un abbassamento della qualità del servizio in questione e un progressivo peggioramento della professionalità degli operatori. Essi, infatti, si sono dimostrati, (sto parlando per esperienza personale), in più di un’occasione, approssimativi, maldestri e senza rispetto per le cose altrui. L’esperienza di questa società, col passare del tempo, infatti, è terminata, quasi un paio d’anni fa, con il fallimento della stessa. Essa, in buona sostanza, proprio in virtù dei suddetti problemi amministrativi e gestionali, si era indebitata fin sopra ai capelli. Il “Tracollo Finanziario” della società, in poche parole, ha costretto il comune a “Fare Istanza di Fallimento” per la suddetta società. Nel tentativo di salvaguardare i “Posti di Lavoro”, le “Istituzioni Cittadine Sangiorgesi”, hanno stretto un accordo con un “Consorzio di Cooperative Sociali”, già ben radicato nel territorio, chiamato “Icaro”. Quest’ultimo, a ben guardare però, si è soltanto limitato a rilevare la “Proprietà Legale” della “Società per Azioni”, “Città Solidale”. Tutto lo “Staff Dirigenziale”, nonché la stragrande maggioranza dei dipendenti, sono rimasti, in definitiva, gli stessi. Il suddetto consorzio, in tutto ciò, non si è neanche preoccupato di organizzare dei corsi d’aggiornamento per i dipendenti. Esso ha soltanto nominato un “Amministratore Delegato”, chiamato Gerardo Longo. Costui, però, si è dimostrato, in più di un’occasione, soltanto un “Don Abbondio” che non vuole avere grossi problemi e che tira a campare. Ciò l’ho sperimentato io stesso quando per esempio mi è stata tolta l’assistenza continuata per più ore, semplicemente perché mi ero lamentato dell’inefficienza del mio assistente. Un altro grottesco esempio di questo tipo di gestione si è palesato quando sono stato coinvolto dalla stessa cooperativa Levante nella organizzazione di un giornalino interno, il Longo quando evidenziai la questione della distribuzione della suddetta testata, bloccò tutto da un giorno all’altro affermando che voleva attendere il rinnovo del contratto d’appalto della cooperativa prima di continuare ogni attività extra. Questo suo ultimo atto, che qui vi ho descritto, mi ha, inoltre, dimostrato, inevocabilmente, che quel tipo d’attività, non era considerata come un’“Intelligente Esercizio” per l’inserimento dei “Disabili” nel “Mondo Lavorativo”, cosa fra l’altro, prevista dall’[3]“Articolo 1 l. 381 lettera b” della normativa sulle cooperative sociali del 1991, ma una “Mera Occupazione Ludica”, proprio come se dei “Genitori” tenessero occupato il “Figlio di tre Anni” con qualche “Stupido Giocattolo”. Tutta quest’incuria, arrivati a questo punto dobbiamo obbligatoriamente chiedercelo, a che cosa è dovuta?
Intendiamoci miei cari amici, essa non nasce come una cooperativa, ma come una “Società di Servizi” strettamente legata al “Comune di San Giorgio”. Tale società, però, nata con le migliori intenzioni possibili, è diventata, dopo qualche anno, lo “Sversatoio Privilegiato” per tutti i “Raccomandati” del suddetto comune. Tutti questi “Casi di Nepotismo Conclamato”, miei cari lettori, hanno prodotto, nel brevissimo giro di qualche anno, un “Inconsueto Fenomeno” per una società di quel genere: la “San Giorgio Solidale”, diventata nel frattempo, “Città Solidale”, a un certo punto, ha iniziato ad’avere più dirigenti che dipendenti. Tutto ciò ha comportato un abbassamento della qualità del servizio in questione e un progressivo peggioramento della professionalità degli operatori. Essi, infatti, si sono dimostrati, (sto parlando per esperienza personale), in più di un’occasione, approssimativi, maldestri e senza rispetto per le cose altrui. L’esperienza di questa società, col passare del tempo, infatti, è terminata, quasi un paio d’anni fa, con il fallimento della stessa. Essa, in buona sostanza, proprio in virtù dei suddetti problemi amministrativi e gestionali, si era indebitata fin sopra ai capelli. Il “Tracollo Finanziario” della società, in poche parole, ha costretto il comune a “Fare Istanza di Fallimento” per la suddetta società. Nel tentativo di salvaguardare i “Posti di Lavoro”, le “Istituzioni Cittadine Sangiorgesi”, hanno stretto un accordo con un “Consorzio di Cooperative Sociali”, già ben radicato nel territorio, chiamato “Icaro”. Quest’ultimo, a ben guardare però, si è soltanto limitato a rilevare la “Proprietà Legale” della “Società per Azioni”, “Città Solidale”. Tutto lo “Staff Dirigenziale”, nonché la stragrande maggioranza dei dipendenti, sono rimasti, in definitiva, gli stessi. Il suddetto consorzio, in tutto ciò, non si è neanche preoccupato di organizzare dei corsi d’aggiornamento per i dipendenti. Esso ha soltanto nominato un “Amministratore Delegato”, chiamato Gerardo Longo. Costui, però, si è dimostrato, in più di un’occasione, soltanto un “Don Abbondio” che non vuole avere grossi problemi e che tira a campare. Ciò l’ho sperimentato io stesso quando per esempio mi è stata tolta l’assistenza continuata per più ore, semplicemente perché mi ero lamentato dell’inefficienza del mio assistente. Un altro grottesco esempio di questo tipo di gestione si è palesato quando sono stato coinvolto dalla stessa cooperativa Levante nella organizzazione di un giornalino interno, il Longo quando evidenziai la questione della distribuzione della suddetta testata, bloccò tutto da un giorno all’altro affermando che voleva attendere il rinnovo del contratto d’appalto della cooperativa prima di continuare ogni attività extra. Questo suo ultimo atto, che qui vi ho descritto, mi ha, inoltre, dimostrato, inevocabilmente, che quel tipo d’attività, non era considerata come un’“Intelligente Esercizio” per l’inserimento dei “Disabili” nel “Mondo Lavorativo”, cosa fra l’altro, prevista dall’[3]“Articolo 1 l. 381 lettera b” della normativa sulle cooperative sociali del 1991, ma una “Mera Occupazione Ludica”, proprio come se dei “Genitori” tenessero occupato il “Figlio di tre Anni” con qualche “Stupido Giocattolo”. Tutta quest’incuria, arrivati a questo punto dobbiamo obbligatoriamente chiedercelo, a che cosa è dovuta?
L’“Amministrazione Comunale Sangiorgese”, per quest’anno, ha indetto una “Nuova Gara D’Appalto” per i “Servizi Offerti” dalla stessa Levante. In tale competizione, secondo il “Disciplinare”, sono stati previsti per i vincitori 17 milioni di euro per sei anni, più sei anni opzionali, da suddividere in questo modo:
servizi “ADA” 793.989,00;
“ADH” 255.800,00;
“ASS” 721.210,80;
“ASS. REF. SCOL.” 317.600,00;
“SERV. TRASP. DISAB.” 60.000,00.
In queste particolari spese vanno, inoltre, conteggiate il costo del segretariato sociale che, per quest’anno è di 313.000,00 euro, spesa che dovrebbe essere suddivisa per 15.776 ore di servizio annue. Il servizio di gestione della casa famiglia, invece, deve necessariamente avere, secondo sempre il Disciplinare, il costo di 153,300, 00. Tale somma, però, va sempre poi suddivisa per 15.776 ore annue. Questo significa che i gestori della casa famiglia avranno a disposizione 70,00 all’ora per lo stipendio. L’elenco delle cifre, miei cari amici, non è ancora finito. I “Fondi Comunali per il Sociale”, infatti, devono essere distribuiti, sempre secondo il suddetto disciplinare, anche per il “Servizio di Gestione del Gruppo degli Appartamenti per gli Anziani”, a cui spetta: 130.811,35. Ciò vuol dire che, a chi si occupa di quel particolare settore, spetta la somma di 60,00 per 15.776 ore di servizio annue. Quest’ultimi due servizi, infine, hanno a loro disposizione, la cifra di 84.000,00, “Una Tantum” per possibili ristrutturazioni e acquisti d’arredamento. Tale cifra, però, non è soggetta al “Consueto Arrotondamento per Difetto”, come tutte le altre cifre, finora esaminate. Essa, inoltre, ha l’“Iva Inclusa”. Il totale di questo stanziamento, in ultima analisi, è stato erogato in base a un “Particolare Tariffario” che prevede un “Orario Lavorativo Giornaliero” di 60 minuti per ogni utente esclusi i “Tempi di Percorrenza” da un utente all’altro. La domenica, infine, può considerarsi esclusa dal suddetto computo giacché è giorno festivo. Tutte le cifre, fin qui analizzate, però, vanno ancora suddivise anno per anno. Ciò significa che l’“Importo Totale Annuo” dei Servizi di cui al presente Capitolato d’Oneri, Iva esclusa, è così distinto:
[4]2.366.923,09 € annue, Iva, esclusa, per i servizi ADA, ADH, ASS, Assistenza alla refezione scolastica, trasporto disabili e Servizio di Segretariato e Coordinamento dei Servizi. In tale importo sono compresi i corrispondenti oneri per la sicurezza, pari a 23.669,23 Iva esclusa, non deducibili dal “Ribasso d’Asta”. I vincitori della suddetta gara, inoltre, dovranno gestire anche 284.111, 35 € di beni confiscati alla camorra per tutti i 72 mesi previsti dal “Bando di Gara”. Questi “Particolari Beni Immobili”, per meglio chiarire, vanno, in gran parte, a formare la grande somma che serve per la gestione della casa famiglia e per la gestione degl’appartamenti per le persone anziani. Nella suddetta somma, infatti, ci sono anche i 2.841,11 non soggetti a ribasso Iva esclusa. La somma aritmetica di tutte queste cifre, come abbiamo già posto in luce, dovrebbe dare il risultato di 17 milioni di euro, ma è davvero così? Vediamo!
793.989+ [5]255.800+721.210,80+ 317.600 + 60.000+ 313.000 + 153.300 + 130.811,35 + 168.000 + 284.111,35 * 6 = 17308935€. Beh, miei cari, come vedete, il nostro personale calcolo è riuscito a confermare il risultato del computo iniziale riportato dal suddetto documento. Un piccolo tesoretto, come potete osservare, che fa gola a molti. “Mafiosi” o “Camorristi”, infatti, potrebbero decidere di mettere le “Loro Mani” anche in questo particolare e delicato settore e prendersi, sempre se non l’hanno già fatto, una “Fetta della Torta”! Voi, pero, vi starete chiedendo, ma Antonio cosa vuole insinuare?
Niente, mi stavo, soltanto chiedendo, perché, nonostante la mia continua richiesta di avere una “Copia Originale” dello “Statuto di Levante”, non me l’hanno voluta dare, anche se dovrebbe essere un “Documento Pubblico”, com’è quello del [6]“Comune di San Giorgio a Cremano”, forse in quello di Levante, c’è qualche nome non pubblicabile?
Mi stavo chiedendo, inoltre, perché il comune di San Giorno non da i soldi per un “Corso d’Aggiornamento” per i dipendenti di Levante, eppure i soldi ci sarebbero?
Mi stavo chiedendo anche perché il “Sito Web di Levante”, non è ancora pronto? Esso, infatti, nella [7]“Sua home Page Interna”, ha avuto, (fino al 20 dicembre 2010), soltanto il collegamento a un “Video di Youtube” con delle ragazze nude che ballano e che hanno l’età di Ruby e Noemi Letizia. Mi stavo, infine, domandando, perché Gerardo Longo, ha, secondo il mio modesto parere, il “Tipico Comportamento” dello “Scalda Sedie”, chi sta proteggendo? Beh, miei cari amici, si vede che il “Mala-Affare”, così com’è arrivato a Reggio Calabria e a Palermo, è arrivato anche a San Giorgio a Cremano! Chi ha il coraggio di smentire le mie ultime affermazioni, lo faccia pure! Io, infatti, diversamente da qualcun altro, non ho paura della verità! Io, infatti, sono pronto al confronto! Quelli di Levante, invece, voi che dite?
Antonio Aroldo
[1] Tutti i Diritti sono Riservati al Firmatario del Presente Articolo
[4] COMUNE DI SAN GIORGIO A CREMANO
PROVINCIA DI NAPOLI
CAPITOLATO SPECIALE D’APPALTO
AFFIDAMENTO SERVIZI PLURIMI IN INTERVENTI DI ASSISTENZA SOCIALE
ALLE CATEGORIE SVANTAGGIATE
(DIVERSAMENTE ABILI, ANZIANI, MINORI E LORO FAMIGLIE).
Codice identificativo della gara (C.I.G.) 0523469C45
[5] Questo calcolo l’ho fatto grazie alla calcolatrice del telefonino di mio Padre
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